Leggere ai neonati

Leggere ad alta voce ai neonati fa bene al loro cervello e rafforza i legami affettivi

Leggere ad alta voce al tuo bambino appena nato fa bene al suo cervello e aiuta lo sviluppo del linguaggio

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la lettura a voce alta da parte di un genitore, a partire dalle prime settimane di vita e addirittura dalla gravidanza, ha un’influenza positiva sul bambino, sia da un punto di vista relazionale (con i genitori o comunque delle figure adulte che si prende cura di lui), sia dal punto di vista cognitivo e linguistico.

A livello immediato, la lettura ad alta voce per un neonato ha l’effetto di una musica: produce un suono rilassante e rassicurante, che concilia il suo riposo. A livello emotivo il bambino si calma e si rassicura grazie al potere della voce ed alla vicinanza fisica dell’adulto. 

Ma senza che se ne abbia consapevolezza, la lettura aiuta anche lo sviluppo del suo linguaggio, dell’attenzione, della capacità di concentrazione e di sintesi delle informazioni. 

Se sottoposte a una grande varietà di stimoli adeguati, infatti, le facoltà cognitive del bambino possono essere potenziate, e leggere per lui è uno dei modi per favorire l’acquisizione da parte sua di queste abilità così importanti nell’età evolutiva.

Leggere ad alta voce al neonato rafforza il suo legame con te e lo aiuta ad interpretare la realtà

Sul piano relazionale la lettura favorisce il consolidamento della relazione tra adulto di riferimento e bambino.  In particolare, le ricerche evidenziano che un buon legame di attaccamento bambino-adulto è direttamente correlato alla frequenza con cui al bambino si narra e si legge ad alta voce.

L’attaccamento sicuro alimenta il senso di protezione, di benessere e di sentirsi amato del piccolo: da cui derivano nel tempo anche una sana autostima, la fiducia in sé e nel mondo.

Quando la mamma o il papà legge un libro o racconta una storia al suo bambino, il piccolo sente di essere degno di attenzione e di amore, perché l’adulto si dedica completamente a lui, abbandonando la frenesia del fare quotidiano e trasmettendogli l’idea che viene prima di qualsiasi altra cosa.

Crescendo, piano piano i piccoli cominceranno anche a capire il senso delle parole che ascoltano. Da questo momento le storie, selezionate secondo la loro età e la loro capacità di comprensione, hanno un’importantissima funzione nell’aiutare i piccoli a rendere più comprensibile la realtà quando appare loro troppo complicata o difficile da affrontare.

Inoltre, attraverso la lettura è possibile sostenere il bambino nel processo di sviluppo dell’empatia: identificandosi nei protagonisti può imparare a mettersi nei panni dei diversi personaggi e conseguire anche validi strumenti di gestione emotiva.

 

Leggere storie per educare alla vita

Anche sul piano dello sviluppo comportamentale e morale,  la lettura di testi di qualità può favorire nel bambino, fin da piccolissimo, l’acquisizione di valori, modelli e principi evitando “prediche” e discorsi astratti che i bambini faticano ad ascoltare e a capire.

Le ricerche evidenziano che il cervello dei bambini non funziona come quello degli adulti e, in particolare tra i due e i sei anni, esso opera prevalentemente utilizzando le onde theta: quelle dell’ipnosi profonda.

In questa fase della vita i bambini sono “spugne”: il loro cervello risulta estremamente permeabile e suggestionabile, perciò anche attraverso la lettura è possibile passare informazioni importanti in modo per loro semplice e divertente.

La scelta delle storie da leggere ai bambini è quindi molto importante in quanto attraverso di esse indicazioni e modelli di comportamento: “le storie propongono, in un modo o nell’altro, un mondo, dei comportamenti possibili e adeguati, delle emozioni che si possono provare in relazione a determinati incontri o eventi, forniscono regole di condotta e morali, fare delle scelte significa sottrarre i figli all’arbitrio del caso, della moda, delle sollecitazioni editoriali“ (F. Batini, “Storie che crescono. Le storie al nido e alla scuola dell’infanzia”).

 

Perchè leggere al tuo bambino appena nato?

Le ragioni di questo importantissimo gesto d’amore verso i nostri bambini sono ben elencate nel sito del programma “Nati per Leggere”, un progetto nazionale promosso dall’Associazione Culturale dei Pediatri ed orientato a sostenere la lettura ad alta voce al neonato fin dalle sue primissime settimane di vita.

  • E’ un tempo di qualità da passare insieme, al riparo dai ritmi frenetici del mondo (sembra semplice, ma è la cosa più importante)! 
  • La lettura stimola la sua curiosità, favorisce la sua capacità di attenzione e lo motiva ad imparare, contribuendo a prevenire l’insorgenza di disturbi specifici dell’apprendimento, sempre più frequenti nei bambini in età scolare
  • Le storie che gli leggi ora resteranno per sempre nella sua memoria
  • Favorisce il sonno: la lettura ad alta voce è un meraviglioso “rito della nanna”
  • La ripetizione di una storia dà al tuo bambino un prezioso senso di sicurezza  
  • Le storie nuove offrono spunti per viaggiare con la fantasia e ampliare gli orizzonti dell’immaginazione
  • Le descrizioni, le immagini e le illustrazioni contenute nelle storie sono ulteriori stimoli per la sua creatività

Come leggere al tuo bambino?

Non è importante essere lettori esperti o professionisti. La voce della mamma, del papà, della nonna, dell’adulto che si occupa di lui con amore, suona sempre come una musica per il bambino. Ciò che conta è ritagliare per quel momento un tempo dedicato, per poter leggere con calma, senza fretta, usando le parole come carezze.

Trova un posto comodo e fa’ che la lettura ad alta voce sia un momento piacevole anche per te: il tuo bambino lo sentirà.

Quando poi il piccolo comincerà ad interagire, sarà possibile, osservandolo ed ascoltandolo, capire le sue reazioni e, piano piano, coinvolgerlo nel racconto, con sguardi, gesti, un’intonazione particolare della voce. Non capirà tutte le nostre parole, ma dentro di lui si sta organizzando il sistema che gli consentirà di comprendere il mondo.

Nel corso dei mesi, quando il bambino sarà in grado di stare seduto, comincerà ad usare le manine ed inizierà a  comprendere le immagini, sarà possibile anche leggere insieme a lui i primi libri (meglio se cartonati e ricchi di immagini): da questo momento la lettura potrà diventare per lui anche uno stimolo allo sviluppo motorio del bambino.

I pediatri suggeriscono anche di dare una regolarità alla lettura: anche solo 10 minuti al giorno, da trasformare in un piccolo rito quotidiano, nei momenti in cui sia possibile ritagliare un’oasi di tranquillità. La lettura di una storia ad alta voce è un meraviglioso “rito della nanna”, che si può coltivare negli anni con benefici a tutto tondo sia per il bambino che per i genitori che lo praticano. 

I benefici nel corso del tempo

Con Camilla e Cecilia abbiamo cominciato a leggere che non erano ancora nate.  Leggevamo in vari momenti della giornata e sempre, ma proprio sempre, la sera, prima della nanna. All’inizio alternavo la lettura al canto: canzoncine, filastrocche, ninnananne. Poi le storie sono diventate il nostro rito. Non ricordo un singolo giorno della nostra vita insieme che non si sia concluso con la lettura di una storia. Oggi le bimbe hanno 10 e 8 anni, ed è ancora così. 

La nostra lettura serale un momento atteso e desiderato, non solo per la curiosità di leggere qualcosa (spesso rileggiamo brani già noti), ma perchè è un tempo tutto per noi: il nostro modo di dirci che ci vogliamo bene e lo dico da mamma: è semplicemente impagabile.

Sul piano cognitivo e dell’apprendimento questa piccola abitudine si è rivelata preziosa per Camilla e Cecilia, perchè le ha aiutate ad associare l’atto di leggere a qualcosa di piacevole e gratificante. Risultato: entrambe hanno imparato a leggere senza sforzo entro i 3 anni, a scrivere intorno ai 4. E’ stato un processo spontaneo: nessun adulto le ha mai forzate a farlo. Camilla ha cominciato a riconoscere le lettere intorno ai due anni ed è stata autonoma nella lettura quasi subito. Con Cecilia ci siamo accorti che aveva imparato a leggere da sola quando abbiamo realizzato che a 3 anni identificava i nomi sugli armadietti della scuola materna! 

Quando hanno cominciato la scuola primaria si sono trovate avvantaggiate anche nello studio. La loro capacità di attenzione e comprensione era già molto allenata e questo ha facilitato l’approccio a tutte le materie. Per quanto riguarda l’italiano e la grammatica poi, concordanze e consecutio temporum sono sempre venute loro naturali, come la musica: senza fare il minimo sforzo, raramente hanno sbagliato un congiuntivo e il loro lessico è infinito. 

Entrambe intorno ai a 6 anni hanno cominciato a scrivere piccole storie di loro invenzione: “Bruchino Esploramondo” è la prima storia che abbiamo sviluppato insieme, su un’idea di Camilla. “Come nascono le stelle” è nata dalla fantasia di Cecilia. Io, da mamma, le osservo incantata, le ascolto e con discrezione le aiuto a dare forma.   

Comincia a leggere subito per il tuo bambino!

Puoi farlo subito e gratis, con le nostre “STORIE PER LA NANNA”: storie magiche e senza tempo, ispirate alla natura, piacevoli e rilassanti da leggere e da rileggere, sia per i bimbi che per i genitori!

inserisci qui la tua email per essere aggiornato sulle nuove storie di nanna.

[stage 1]rimando alle storie di nanna blog

Condividi questo articolo

Ada di Zipandream

Ada di Zipandream

Risposta entro un' ora

I will be back soon

Ada di Zipandream
Ciao 👋 Grazie per il tuo interesse per noi.
Prima di iniziare, posso sapere il tuo nome?
Inizia una chat con:
chat Serve Aiuto ?