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Tre Zip&Dream per Marie Kondo! (Se sei stanca, impara a riposare, non a mollare)…

Caria Marie,

chi ti scrive è una mamma italiana che ti segue da molti anni con grande ammirazione.

Mi chiamo Ada e la verità è che non sono mai riuscita a mettere in pratica il tuo metodo dalla A alla Z e la mia casa non è mai stata un esempio di perfezione. Tuttavia il tuo messaggio è sempre stato per me di grande ispirazione nell’organizzare gli spazi e la vita.

Per questo leggere di questa tua “svolta radicale” verso il disordine è stato un colpo al cuore. Capisco bene l’esigenza di rivitalizzare il tuo Brand ed ancora meglio quella di trovare un’armonia tra il lavoro e la vita di mamma. Tuttavia sono impressionata dalla leggerezza con cui hai comunicato questo cambiamento…come se non fossi davvero consapevole del suo impatto mediatico, come se non ti rendessi conto della catastrofe che le tue parole avrebbero scatenato.

Marie Kondo "regina del disordine"?

A seguito delle tue dichiarazioni alla stampa, da giorni nel web assistiamo a un trionfo del disordine, in nome di una vita “no stress” dedicata al “divertimento”:

Una vita in disordine e con meno ansia (ha ceduto anche Marie Kondo)… (Cosmopolitan) – Marie Kondo ha un «un po’ rinunciato» all’ordine (ma noi ci eravamo già arrivati) (Corriere della Sera) – Perché la dichiarazione di Marie Kondo ci fa tirare un sospiro di sollievo (wired) – Marie Kondo abbraccia il disordine nel nome dei figli (La Stampa) …

Qualcuno, a onor del vero, di fronte alle tue dichiarazioni si è anche arrabbiato: Perché diavolo a Marie Kondo va bene il disordine adesso (Vanity Fair)

Milioni di mamme nel mondo industrializzato in questo momento esultano, sentendosi forti perché hanno case disordinate, “quindi” amano tanto i loro figli…”come Marie Kondo” (!!!)…anche se magari i loro bambini trascorrono le giornate davanti a uno schermo. 

E mentre queste trionfano, le altre (quelle che fino a oggi ti hanno seguito) si sentono tradite e vorrebbero più o meno garbatamente mandarti a quel paese.

Marie Kondo...ma fai sul serio???

Premetto che faccio molta fatica ad immaginare la tua casa “davvero” disordinata e che in sé, la tua rinuncia all’ordine “estremo” in nome di una maggiore attenzione alle relazioni in famiglia mi sembra assolutamente naturale, ma…così rischi di essere male fraintesa, strumentalizzata e – quel che è peggio – di tradire te stessa, non facendo sicuramente un regalo ai tuoi bambini.

Tu non sei mai stata una fanatica dell’ordine stile “signorina Rottermeyer”. Non ho mai colto nel tuo messaggio uno stressante invito al “rigore” nell’organizzazione della casa.

Al contrario: con una grazia assolutamente accattivante, proponevi il riordino come una strategia per vivere meglio, con più gioia autentica e con meno stress…e questo, come sai e forse non ricordi, ha letteralmente “salvato” un sacco di gente da situazioni ingestibili ed aiutato tantissime famiglie, compresa la mia, a trovare un equilibrio per vivere meglio insieme.

Con buona probabilità nessuno, neanche tra i tuoi più fedeli seguaci, avrà raggiunto la perfezione di una casa ordinata fino negli angoli più nascosti per più di due settimane, ma…è mai stato questo lo scopo?? Io non credo.

A prescindere, il tuo insegnamento segnava una direzione ed infondeva fiducia in una piccola bellezza a portata di tutti, da creare nella propria casa. Il riordino come reciproco gesto d’amore: proprio quello che nel mondo e nelle famiglie di oggi più manca e non s’impara più, perché non ne abbiamo più il tempo, troppo impegnati a lavorare, a consumare cose inutili e nel tempo che resta, a divertirci ognuno a suo modo. E quindi…rinunciamo???

Mi dispiace, Tesoro: da mamma, io non ci sto!

Perché anche se la mia casa è disordinata…o forse proprio per questo, il cuore del tuo messaggio nella mia vita è stato importante. Non solo quando vivevo da sola (e tutto sommato come gestivo la mia casa erano solo fatti miei), ma anche e soprattutto da quando sono diventata mamma di due meravigliose bambine.

Certo che è dura. L’ho vissuta anch’io la fatica di dover conciliare il tempo per la famiglia, quello per il lavoro e quello per l’ordine in casa…La vivo tutt’ora, con l’inevitabile frustrazione di scegliere quale sacrificare, sapendo che l’ordine sarà sempre in fondo alle priorità…ma che è importante, proprio nel senso che dicevi tu! Lo è per noi genitori, e ancora di più per i nostri figli, perché possano interiorizzare in modo naturale un senso di armonia che li porterà ad essere adulti migliori.

Proprio perché amiamo i nostri figli, non si tratta di “cedere al disordine” per la gioia (o con la scusa) di passare più tempo a divertirci, ma di “fare ordine insieme”, trovando modo di farlo con gioia, senza sforzi eccessivi, divertendoci anche!

Se riusciamo a trasmettere questo messaggio ai nostri bambini, loro ne beneficeranno all’infinito, diventando adulti migliori di noi. Più capaci di rispetto, di auto-organizzazione, di auto-determinazione, di efficacia nel raggiungere i loro obiettivi. Non lo dico “io”, ma pedagogisti ben più illustri, come Marty Rossmann, professore emerito all’università del Minnesota, o Richard Rende, autore del blog Red Hot Parenting…e prima di loro, Maria Montessori.

Tra ordine e disordine, l'importante per i genitori è tornare ad educare!

Mio marito ed io abbiamo scelto di educare le nostre bambine proprio secondo l’insegnamento di Maria Montessori: questa grandissima educatrice italiana che…guarda un po’, si chiamava come te! E come te, anche lei dava una grande importanza alla cura dello spazio dove i bambini crescono. Perché i bambini assorbono ed imparano da ciò che hanno intorno, molto più che dalle lezioni che ricevono a scuola. Se crescendo percepiscono intorno a sé qualcosa di bello (che non significa per forza “lussuoso”) e curato con amore, più facilmente costruiranno bellezza e diffonderanno amore. Il mondo di oggi ne ha bisogno!

Certo, non è sempre facile trovare tempo e modo di curare la propria casa con amore, ma tu ci hai aiutati a provarci, giorno dopo giorno, con lo spirito giusto. Questo è ciò che più conta e che non hai nessun diritto di “smantellare”…solo perché ti sei resa conto che nemmeno tu arrivi alla perfezione!

Tu non sei una persona qualunque: non sei una casalinga disperata, né un’improvvisata mamma blogger, tantomeno un’adolescente confusa…tutte categorie da cui ci si può facilmente aspettare un ripensamento radicale una volta al mese. Tu sei Marie Kondo, un “guru”, una “maestra”, ciò che dici e scrivi ha un peso e influenza non solo la tua famiglia, ma tantissime persone nel mondo.

Sei mamma di tre bambini e hai meno tempo di prima? Benvenuta nel club! La tua casa oggi è disordinata: e allora??? Non per questi tutto ciò che ci hai raccontato per anni sono fregnacce!

L'obiettivo non è essere perfetti, ma imparare a stare bene insieme!

Il fatto che l’ordine e la pulizia aiutano a vivere meglio, è un’assoluta verità, provata anche dalla scienza: “Che effetto fa il disordine al cervello? Gli confonde le idee”. Certo, c’è anche la scuola contraria, secondo cui “Le persone disordinate vivono meglio”: …certo, aggiungerei: a scapito di chi che vive loro intorno! Il fatto che vivendo nel disordine si diventi meno sensibili allo stress causato dal disordine ci sta, ma davvero può o dovrebbe valere per tutti?

Qualunque sia la nostra personale inclinazione, il fatto che la cura e la pulizia degli spazi ci diano un senso di benessere è qualcosa che difficilmente possiamo negare: quando scegliamo in un hotel o in un ristorante, preferiamo che sia pulito ed accogliente piuttosto che sudicio e trasandato.

Il punto chiave è che ognuno di noi, tutto sommato, può sopportare facilmente il proprio disordine. Quello degli altri invece ci dà fastidio. Significa che per vivere bene insieme non possiamo semplicemente “fregarcene”, ma dobbiamo fare uno sforzo, trovare un equilibrio.

Io vivo in Italia: un Paese meraviglioso, uno dei più ricchi al mondo in bellezze naturali e mirabili opere d’arte, troppo spesso devastato dall’incuria, dalla sporcizia per le strade, dal non rispetto per la natura…perché l’egoismo dilaga. Troppe persone, qui, pensano solo per sé, perchè non sono state educate alla cura, né di sé, nel del prossimo.

Il fatto è che al “disordine in casa” ci si anestetizza facilmente, all’incuria collettiva meno, ma la seconda è una conseguenza. Io ho una laurea in Pedagogia, ma non è all’università che l’ho davvero imparato: è accaduto quando sono diventata mamma.

Tre Zip&Dream per Marie Kondo!

Una decina di anni fa mi sono trovata esattamente nella stessa situazione in cui ti trovi tu (in cui ci troviamo tutte). Sinceramente, non ce la facevo più…e proprio leggendo i tuoi libri, mi si è accesa una lampadina.

E se invece di gettare la spugna, potessimo aiutare le famiglie a riordinare risparmiando tempo e coinvolgendo tutti, inclusi i papà e i bambini, nella cura della casa, non sarebbe infinitamente meglio per tutti?

Ho voluto provarci partendo dalla cosa che mi stava più a cuore: il riordino dei letti, perché per me non c’era niente di più deprimente del tornare a casa la sera trovando i letti sfatti. Così insieme alle mie bambine ho creato Zip&Dream: un sistema letto innovativo che permette anche ai più piccini di rifare il proprio letto da soli, in soli 5 secondi e senza fatica dopo avergli fatto prendere aria, semplicemente tirando una cerniera. Inoltre aiuta a proteggere i bimbi dal freddo mentre dormono e dalle cadute dal letto, così anche i genitori possono dormire meglio, alzarsi più tonici al mattino e godersi le giornate con più energia.

E’ una piccolissima cosa, ma aiuta. Non solo a riordinare, ma anche ad educare, anzi ad educarci tutti alla cura, senza pedanteria, ma con gentilezza, giorno dopo giorno.

Viviamo in una società che ci spinge a consumare senza sosta, che ci priva della cosa più preziosa che abbiamo: il tempo, negandoci a poco a poco, generazione dopo generazione, il diritto alla felicità. Così scambiamo la felicità con il “divertimento”, la cura con il “dovere”, il lavoro con lo “sfruttamento”, il riordino con una gigantesca rottura di scatole di cui si può fare a meno.

Invece non è così, e tu con il tuo “Kurashi” ce lo hai mostrato magistralmente. Per favore, pensaci bene. 

In una famosa opera di Banksy si legge: “Se sei stanco impara a riposare, non a mollare”. Ecco: riposati. Se può aiutarti, ti regalo volentieri 3 Zip&Dream per i tuoi bambini.

Ma ti prego, ti prego ti prego…ridacci Marie Kondo!

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Ada di Zipandream

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